Privacy, overtourism e affitti brevi: la svolta del Tribunale di Madrid

di avv. TOMMASO ROSSI **

Il caso: chiusi 10 alloggi turistici nel quartiere La Latina per violazione della privacy dei residenti. Una sentenza che segna un nuovo corso in Europa.

🔍 Overtourism e diritto alla privacy: cosa ha deciso il Tribunale

Con una storica sentenza, il Tribunale di Madrid ha disposto la chiusura di dieci appartamenti adibiti ad alloggi turistici nel quartiere La Latina. La decisione nasce dalle segnalazioni dei residenti, che lamentavano continue violazioni della privacy e una compromissione della qualità della vita a causa del traffico turistico continuo.

Secondo il giudice, l’attività turistica in quell’edificio ha generato una “intrusione intollerabile nella sfera privata”, superando il limite della tollerabilità e danneggiando la quiete domestica.


⚖️ Profili giuridici e implicazioni per la regolazione degli affitti brevi

Questa sentenza, pur riferendosi a un caso circoscritto, apre un precedente importante per l’intero contesto urbano europeo: il diritto alla privacy e alla tranquillità dei residenti può prevalere sull’interesse economico legato agli affitti brevi.

Parliamo di un cambio di paradigma giurisprudenziale, che può influenzare anche i giudici italiani, in città come Roma, Firenze e Venezia, dove si discute da anni sulla necessità di regolamentare il turismo “mordi e fuggi”.

La sentenza si inserisce in un orientamento più ampio che invoca un bilanciamento tra sviluppo turistico e diritti fondamentali, come già sostenuto da giuristi e amministratori pubblici in diverse capitali europee.


🔒 Privacy, convivenza e responsabilità condominiale

Dal punto di vista del diritto civile e amministrativo, emergono nuove responsabilità in capo ai proprietari e ai gestori di immobili turistici. È sempre più evidente l’esigenza di:

  • tutelare la privacy nei contesti condominiali, in particolare quando la destinazione turistica è sistematica e organizzata;

  • introdurre limiti normativi agli affitti brevi per garantire l’equilibrio tra residenti stabili e flussi turistici temporanei;

  • rafforzare i poteri regolatori dei Comuni e delle Regioni in materia di urbanistica e convivenza civile.


🔚 Conclusione: perché questa sentenza è un precedente europeo

Il messaggio del Tribunale di Madrid è chiaro: la vivibilità urbana e la privacy non sono negoziabili. È ora compito del legislatore – anche italiano – raccogliere questo segnale e intervenire con norme chiare che garantiscano diritti equilibrati per residenti, turisti e operatori.

—– Lo studio Rossi Copparoni & Partners continuerà a monitorare gli sviluppi giurisprudenziali in materia di privacy urbana, affitti brevi e regolazione del turismo, offrendo consulenza qualificata a enti pubblici, amministratori condominiali e operatori del settore.

***PER LEGGERE IL COMMENTO COMPLETO E L’ANALISI DELLA SENTENZA REDATTO DALL’AVV. TOMMASO ROSSI, CLICCA QUI.

per informazioni: info@rpcstudiolegale.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.